William Buckland era involto in uno dei primi scavi sistematici di un giacimento paleontologico - la caverna di Kirkdale nello Yorkshire, su cui pubblicò un resoconto nel 1822 e 1823. La fauna ritrovata é abbastanza tipica per ritrovamenti di questo genere, mammiferi del Pleistocene, tra cui resti abbondanti di iena delle caverne. Studiando la distribuzione dei fossili e segni sulle ossa concluse che l´accumulazioni delle ossa era avvenuta tramite le stesse iene, e la caverna era stata usata come covo.
Fig.2. Buckland indaga il passato della caverna di Kirkdale, da Buckland 1823.
Buckland era geologo e paleontologo, ma anche credente convinto, secondo la sua interpretazione la caverna era stata l´ultimo rifugio degli animali prima di perire nel diluvio universale.
Buckland ha descritto anche il primo mammifero mesozoico nel 1827. Una delle prime due mandibole provenienti dalle argille di Stonesfield, datate al Giurassico medio, furono raccolte da William Broderip nel 1812. L´età dei resti era sorprendente considerando la successione stratigrafica ricostruita da Cuvier, con mammiferi caratteristici dell´era terziaria, ma Cuvier a differenza di altri ricercatori, fu uno dei primi naturalisti a accettare questo reperto e la sua antica età.
Dopo acerrime discussioni sull'età e la corretta identificazione, grazie alla sua autorità, il paleontologo Owen declamò che i resti rappresentavano senza ombra di dubbio un piccolo marsupiale insettivoro del Giurassico.
Nel 1859 Darwin pubblica la sua opera "On the Origin of Species", e i fossili finora ritrovati vengono interpretati da una nuova generazione di scienziati nella nuova luce di questa idea.
Un buon esempio per quel periodo e i cambiamenti nella paleontologia é la rivalità tra Owen e Thomas Henry Huxley (1825-1895). La visione di Owen degli archetipi come forme ideali e originali di animali, sarebbe potuto essere riconciliata con minori compromessi a quella di Darwin, ma Huxley si proclamò ufficialmente sostenitore di Darwin nella sua benevolente critica dell´evoluzione in "The Times", é sforzo Owen ad opporre la nuova teoria.
Una classica iconografia di come ci si immaginava l´evoluzione nei primi tempi é la linea evolutiva del cavallo, a cui Huxley contribuì convinto dalle ricerche di O.C. Marsh sulle successioni stratigrafiche nordamericane nel 1876, che i progenitori degli odierni cavalli erano le specie nordamericane come l´Eohippus.
Fig.3. L´evoluzione del cavallo come immaginata 100 anni fa, pochi erano i resti a disposizione, e sopratutto l´assunzione che l´evoluzione sia un progredimento verso una fine specifica -il presente- ha fatto disegnare ai ricercatori un classico esempio di scala naturale, da: Matthew W.D. (1926): The evolution of the horse: a record and its interpretation. Q Rev Biol. 1:139-85.
Fig.4. Uomo primitivo (Eohomo) e il primo cavallo (Eohippus), con questa simpatica caricatura T.H. Huxley spiegherà la teoria dell´evoluzione nel 1876.