01.01.2010

Il creazionismo in Italia

Eliminata dai programmi scolastici delle scuole medie dalla riforma Moratti nel 2004, la teoria dell´evoluzione é tornata dopo proteste l´anno successivo - senza la voce che prima del 2004 citava l´evoluzione biologica della specie umana...

Ma l´attacco di chi considera le specie animali il frutto di una creazione sopranaturale é continuata e ha raggiunto un triste culmine con il caso De Mattei contro Darwin.


La classe 3D del Liceo Scientifico "E. Torricelli" di Bolzano ha condotto
una ricerca tra 436 studenti di tutte le annate e 18 docenti nella loro scuola sul concetto dell´evoluzione. I risultati sono molto interessanti e rispecchiano i più diffusi equivoci riguardante la tematica.

Quasi il 40% vede l´evoluzione come "direzionata a un fine", cioè un miglioramento, invece di un processo di semplice modificazione. Nei primi anni di studio la percentuale che non conosce bene il termine "evoluzione" e "teoria" é ancora elevato, solo dal terzo anno in poi la percentuale che non sa spiegare il concetto scende da quasi 40% al 10% (anno in cui viene introdotto nel piano di studio la tematica).Sorprendentemente la percentuale che afferma che la "teoria" dell´evoluzione non sia sopportata da sufficienti prove rimane abbastanza costante nei 5 anni con una media il 40-50%, perfino includendo i docenti. Qui gioca un ruolo fondamentale l´errato uso del termine "teoria" nella scienza e nella vita quotidiana, al termine si attribuisce una valenza nel comune linguaggio di ipotesi, congettura non dimostrabile o spiegazione non sostenuta da prove - a differenza del significato scientifico: una teoria scientifica é un principio/modello plausibile sopportato da fatti per spiegare un fenomeno e é fare previsioni su di esso.

A sostenere il comune presupposto dell´evoluzione diretta l´immagine più grafica per rappresentare l´evoluzione per gran parte degli studenti é "l´albero", é in minore numero anche la "scala", anche se gran parte degli studenti non vede l´uomo come punto di arrivo del processo evolutivo.Il concetto di "anello mancante" é un po´ambiguo, qui si pensa sopratutto al collegamento specie umana e le altre forme di vita, da questo errore nasce anche l´ambiguità se l´uomo discende dalla scimmia o da un antenato comune. I studenti affermano di conoscere la differenza tra creazionismo e evoluzione, la maggior parte sa che non é una teoria scientifica (sopratutto nell´ultimo anno), pero un´alta percentuale ritiene le risposte al merito dell´origine della specie del creazionismo convincente, anche se quasi la totalità ritiene l´evoluzione la spiegazione migliore, ma non l´unica. Esaminando i dati si può ritenere che forse a tutti non sia chiara la differenza tra le due teorie: gli elementi che caratterizzano la teoria del Creazionismo e quella dell'Evoluzionismo sono considerate alternative tra loro, in quanto i due ragionamenti trattano degli stessi temi, considerando il fatto che il Creazionismo è ritenuta come quella teoria che si è assunta il compito di confutare tutto ciò che la teoria dell'Evoluzionismo ha sostenuto e continua a sostenere. Su questo presupposto sbagliato si basa anche l´idea di "libertà di parola" - molti creazionisti affermano che il creazionismo e l´Intelligent Design sia un´alternativa che loro semplicemente propongono - in questo senso si potrebbe anche affermare che la luna sia fatta di formaggio. In verità il creazionismo non é scienza, dato che non usa il metodo scientifico e presuppone un’entità soprannaturale.

Complessivamente la maggior parte degli studenti e docenti pensa di avere le idee chiare su come avvenga il processo evolutivo (93.1% e 77.8% ), anche se qualcuno solo in parte, mentre solo un esiguo numero non ha saputo rispondere correttamente (9.4% e 11.2%). A livello complessivo solo una piccola quantità (ma comunque alcuni) di studenti ritiene che prevalga il creazionismo o Intelligent design (6%), mentre soltanto il 5.6% dei docenti ha abbracciato queste ipotesi.

La questione sull´evoluzione assume un significato personale se interessa l´origine dell´uomo. In una ricerca condotta nel Dicembre 2005 dall´Osservatorio Scienza e società su 1.417 persone su tutto il territorio italiano il
30% accetta un´evoluzione dovuta alla selezione naturale senza intervento divino;
24% assume un disegno divino che guida l´evoluzione;
27% crede in una creazione divina.
Per il 65% sarebbe giusto che nelle scuole si insegnasse entrambi le "versioni", dato che la scuola non dovrebbe imporre la superiorità di un´interpretazione sull´altra (56%). Circa il 12% ritiene che si debba insegnare solo una versione (entrambi per evoluzione o creazione). Il motivo principale per questo compromesso é che il mistero dell´uomo non può essere spiegato dalla scienza, confermando la vista "speciale" che ci riserviamo. È interessante notare che nella ricerca nella scuola questo punto - l´uomo e il suo ruolo speciale nel mondo animale - non ha avuto equivalente.

I risultati mostrano a parere personale che sarebbe consigliabile soprattutto proporre nelle lezioni il metodo scientifico e la storia dell´evoluzione: come lavora la scienze, cosa é una teoria e un´ipotesi, come dimostrare o falsificare teorie. Molti fatti e immagini sorpassati prevalgono nell´istruzione, anche qui sarebbe opportuno modernizzare il materiale didattico.


BIBLIOGRAFIA:

OLDANI, R. & SARAGOSA, A. (2006): Sta scherzando mister Darwin?. Quark 61:28-38

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