Eliminata dai programmi scolastici delle scuole medie dalla riforma Moratti nel 2004, la teoria dell´evoluzione é tornata dopo proteste l´anno successivo - senza la voce che prima del 2004 citava l´evoluzione biologica della specie umana...
Ma l´attacco di chi considera le specie animali il frutto di una creazione sopranaturale é continuata e ha raggiunto un triste culmine con il caso De Mattei contro Darwin.
La classe 3D del Liceo Scientifico "E. Torricelli" di Bolzano ha condotto una ricerca tra 436 studenti di tutte le annate e 18 docenti nella loro scuola sul concetto dell´evoluzione. I risultati sono molto interessanti e rispecchiano i più diffusi equivoci riguardante la tematica.
Quasi il 40% vede l´evoluzione come "direzionata a un fine", cioè un miglioramento, invece di un processo di semplice modificazione. Nei primi anni di studio la percentuale che non conosce bene il termine "evoluzione" e "teoria" é ancora elevato, solo dal terzo anno in poi la percentuale che non sa spiegare il concetto scende da quasi 40% al 10% (anno in cui viene introdotto nel piano di studio la tematica).Sorprendentemente la percentuale che afferma che la "teoria" dell´evoluzione non sia sopportata da sufficienti prove rimane abbastanza costante nei 5 anni con una media il 40-50%, perfino includendo i docenti. Qui gioca un ruolo fondamentale l´errato uso del termine "teoria" nella scienza e nella vita quotidiana, al termine si attribuisce una valenza nel comune linguaggio di ipotesi, congettura non dimostrabile o spiegazione non sostenuta da prove - a differenza del significato scientifico: una teoria scientifica é un principio/modello plausibile sopportato da fatti per spiegare un fenomeno e é fare previsioni su di esso.
Complessivamente la maggior parte degli studenti e docenti pensa di avere le idee chiare su come avvenga il processo evolutivo (93.1% e 77.8% ), anche se qualcuno solo in parte, mentre solo un esiguo numero non ha saputo rispondere correttamente (9.4% e 11.2%). A livello complessivo solo una piccola quantità (ma comunque alcuni) di studenti ritiene che prevalga il creazionismo o Intelligent design (6%), mentre soltanto il 5.6% dei docenti ha abbracciato queste ipotesi.
La questione sull´evoluzione assume un significato personale se interessa l´origine dell´uomo. In una ricerca condotta nel Dicembre 2005 dall´Osservatorio Scienza e società su 1.417 persone su tutto il territorio italiano il
30% accetta un´evoluzione dovuta alla selezione naturale senza intervento divino;
24% assume un disegno divino che guida l´evoluzione;
27% crede in una creazione divina.
Per il 65% sarebbe giusto che nelle scuole si insegnasse entrambi le "versioni", dato che la scuola non dovrebbe imporre la superiorità di un´interpretazione sull´altra (56%). Circa il 12% ritiene che si debba insegnare solo una versione (entrambi per evoluzione o creazione). Il motivo principale per questo compromesso é che il mistero dell´uomo non può essere spiegato dalla scienza, confermando la vista "speciale" che ci riserviamo. È interessante notare che nella ricerca nella scuola questo punto - l´uomo e il suo ruolo speciale nel mondo animale - non ha avuto equivalente.
I risultati mostrano a parere personale che sarebbe consigliabile soprattutto proporre nelle lezioni il metodo scientifico e la storia dell´evoluzione: come lavora la scienze, cosa é una teoria e un´ipotesi, come dimostrare o falsificare teorie. Molti fatti e immagini sorpassati prevalgono nell´istruzione, anche qui sarebbe opportuno modernizzare il materiale didattico.
BIBLIOGRAFIA:
OLDANI, R. & SARAGOSA, A. (2006): Sta scherzando mister Darwin?. Quark 61:28-38
30% accetta un´evoluzione dovuta alla selezione naturale senza intervento divino;
24% assume un disegno divino che guida l´evoluzione;
27% crede in una creazione divina.
Per il 65% sarebbe giusto che nelle scuole si insegnasse entrambi le "versioni", dato che la scuola non dovrebbe imporre la superiorità di un´interpretazione sull´altra (56%). Circa il 12% ritiene che si debba insegnare solo una versione (entrambi per evoluzione o creazione). Il motivo principale per questo compromesso é che il mistero dell´uomo non può essere spiegato dalla scienza, confermando la vista "speciale" che ci riserviamo. È interessante notare che nella ricerca nella scuola questo punto - l´uomo e il suo ruolo speciale nel mondo animale - non ha avuto equivalente.
I risultati mostrano a parere personale che sarebbe consigliabile soprattutto proporre nelle lezioni il metodo scientifico e la storia dell´evoluzione: come lavora la scienze, cosa é una teoria e un´ipotesi, come dimostrare o falsificare teorie. Molti fatti e immagini sorpassati prevalgono nell´istruzione, anche qui sarebbe opportuno modernizzare il materiale didattico.
BIBLIOGRAFIA:
OLDANI, R. & SARAGOSA, A. (2006): Sta scherzando mister Darwin?. Quark 61:28-38
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