Fig.1. Nubiani portano come tributo una giraffa, sul cui collo si arrampica una scimmia; Tomba di Rekhmira, Sheikh Abd el-Qurna; XVIII dinastia (1550-1070 a.C.).
La ricerca sui peli mammaliani é nuove tecnologie portano a sorprendenti risultati. Per esempio cosa centra il comune pidocchio con la domanda da quando l´uomo usa abiti, oppure cosa ci possono dire dei babbuini sulla mitica terra di Punt?
Una ricerca condotta dal gruppo di Andrew Kitchen dell´Università di Pennsylvania ha stabilito che l´ultimo antenato comune del pidocchio del cuoio capelluto (Pediculus humanus humanus) e del corpo (Pediculus humanus corporis) risale a 190.000 anni fa.
Mentre il primo si trova a suo agio nelle zone coperte dai capelli naturali dell´uomo, la seconda varietà può vivere anche nei tessuti composte da fibre animali - indumenti portati dall´uomo. Secondo Kitchen questa differenza getta luce sull´uso da parte dell´uomo di abiti. Le due sottospecie di pidocchio si sono differenziate con l´avvento dei due diversi habitat, cioè da quando l´uomo ha cominciato a coprirsi il suo corpo nudo con degli indumenti.
In una seconda ricerca, grazie all´analisi effettuata su peli di babbuini mummificati (genere Papio), ricercatori dell´Università della California sperano di chiarire un antico mistero archeologico: dove si trovava la leggendaria terra di Punt, da cui i faraoni dell´Egitto si procurarono le loro ricchezze in oro?
L´estensione del regno di Punt non é chiaro, possibili regioni comprendono i moderni stati dello Yemen, Etiopia, Eritrea o Somalia. Da liste mercantili e papiri che si sono conservati fino a noi sappiamo che l´Egitto importava da Punt oro e argento, merci da lusso ma anche animali esotici.
I due esemplari che ora vengono studiati risalgono a 3.000 di anni fa, ma probabilmente non erano nativi della valle del Nilo, ma furono appunto portati tramite viaggi su mare in Egitto, come regalo o tributo regale da Punt.
La ricerca cercherà di determinare la composizione isotopica dei peli (sopratutto l'ossigeno) di babbuino, questa varia con il cibo é sopratutto con l´acqua che l´animale assumeva. Dato che a sua volta la composizione dell´acqua dipende da fattori geologici locali, se si riesce a determinare la composizione dell´acqua bevuta dai babbuini si potrà confrontare i dati con dati di acqua di diverse regioni geologiche dell´Africa, é forse chiarire dove in principio vivevano gli animali.
La ricerca sui peli mammaliani é nuove tecnologie portano a sorprendenti risultati. Per esempio cosa centra il comune pidocchio con la domanda da quando l´uomo usa abiti, oppure cosa ci possono dire dei babbuini sulla mitica terra di Punt?
Una ricerca condotta dal gruppo di Andrew Kitchen dell´Università di Pennsylvania ha stabilito che l´ultimo antenato comune del pidocchio del cuoio capelluto (Pediculus humanus humanus) e del corpo (Pediculus humanus corporis) risale a 190.000 anni fa.
Mentre il primo si trova a suo agio nelle zone coperte dai capelli naturali dell´uomo, la seconda varietà può vivere anche nei tessuti composte da fibre animali - indumenti portati dall´uomo. Secondo Kitchen questa differenza getta luce sull´uso da parte dell´uomo di abiti. Le due sottospecie di pidocchio si sono differenziate con l´avvento dei due diversi habitat, cioè da quando l´uomo ha cominciato a coprirsi il suo corpo nudo con degli indumenti.
In una seconda ricerca, grazie all´analisi effettuata su peli di babbuini mummificati (genere Papio), ricercatori dell´Università della California sperano di chiarire un antico mistero archeologico: dove si trovava la leggendaria terra di Punt, da cui i faraoni dell´Egitto si procurarono le loro ricchezze in oro?
L´estensione del regno di Punt non é chiaro, possibili regioni comprendono i moderni stati dello Yemen, Etiopia, Eritrea o Somalia. Da liste mercantili e papiri che si sono conservati fino a noi sappiamo che l´Egitto importava da Punt oro e argento, merci da lusso ma anche animali esotici.
I due esemplari che ora vengono studiati risalgono a 3.000 di anni fa, ma probabilmente non erano nativi della valle del Nilo, ma furono appunto portati tramite viaggi su mare in Egitto, come regalo o tributo regale da Punt.
La ricerca cercherà di determinare la composizione isotopica dei peli (sopratutto l'ossigeno) di babbuino, questa varia con il cibo é sopratutto con l´acqua che l´animale assumeva. Dato che a sua volta la composizione dell´acqua dipende da fattori geologici locali, se si riesce a determinare la composizione dell´acqua bevuta dai babbuini si potrà confrontare i dati con dati di acqua di diverse regioni geologiche dell´Africa, é forse chiarire dove in principio vivevano gli animali.
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