06.12.2009

Sopravvivere alla fine del mondo

La più grande estinzione di massa avvenuta sulla terra é quella di fine Permiano, 252 milioni di anni fa. Le sue cause sono ancora poche chiare, un’ipotesi suggerisce un cambiamento climatico (probabilmente un eccessivo riscaldamento) causato da immense eruzioni vulcaniche nell´odierna Siberia.

La (ri)scoperta e lo studio di fossili collezionati 30 anni fa da un spedizione nella catena di montagne transantartide ora ha gettato nuova luce sul cambiamento della fauna a quei tempi.Una nuova specie fossile suggerisce che alcune linee di animali terrestri sopravissero l´estinzione in aree con un clima più mite a quei tempi. Jörg Fröbisch e Kenneth D. Angielczyk del Field Museum insieme a Christian A. Sidor dell´Università di Washington hanno identificato un "rettile-mammifero" che sopravisse l´estinzione in Antartide, denominato Kombuisia antarctica, rappresentante dei Dicynodontia. L´Antartide si trovava già a quei tempi nella zona polare della terra, ma non era coperta da ghiaccio e neve, anche se verosimilmente il clima era relativamente "freddo" e con delle stagioni annue.

Il punto di ritrovo del fossile e ricostruzione dell' animale - immagine secondo Fröbisch, Angielczyk e Sido.

I resti fossili suggeriscono che animali di piccole a medie dimensioni hanno sopravissuto con più successo, forse ibernando o sfruttando la possibilità di scavare delle tane.
È interessante notare che la scoperta é stata "prevista" dai ricercatori tramite fossili dello stesso genere Kombuisia del Triassico sudafricano, che suggeriva che antenati dovevano esistere nella regione, e, infatti, il continente africano e continente antartico erano connessi in quel periodo.


FONTE:

FRÖBISCH, J.; ANGIELCZYK, K.D. & SIDOR, C.A. (2009): The Triassic dicynodont Kombuisia (Synapsida, Anomodontia) from Antarctica, a refuge from the terrestrial Permian-Triassic mass extinction. Naturwissenschaften, pubblicato online Dic 3. 2009

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