06.03.2010

10.000 BC (2008)

Una recensione dal punto del contenuto scientifico di un film alla popcorn come "10.000 B.C." (2008) naturalmente non é da considerare troppo seriamente. Hollywood in prima linea vuole intrattenere, non documentare o istruire, e i registi si prendono la liberta d´arte di interpretare a modo loro una "storia vera". Anche se le moderne tecniche della computer-graphic ha reso possibile di creare animali molto realistici, rimangono ricostruzioni, che in parte si basano su informazioni e dati numerici (p.e. massa muscolare ricostruita dall´apparato scheletrico), in altra parte su intuizione o comparazione in rispetto a animali simili odierni (p.e. la colorazione) degli artisti che li creano. E un ulteriore parte é sicuramente il sensazionalismo cinematografico - esempio noto era la ricostruzione dei Raptor nella saga di Jurassic Park, anche se anatomicamente corretti per le conoscenze in quel periodo, grandi il doppio per volere di Spielberg, che volle dei protagonisti temibili per le scene d´azione.

È pero anche un fatto, che le ricostruzioni cinematografiche influenzano profondamente l´opinione che il grande pubblico si fa della preistoria. Proprio il film già menzionato di JP ha creato (o almeno aiutato a diffondere) l´immagine collettiva che i dinosauri erano animali attivi e veloci. Quasi 60 anni prima film come King-Kong o The Lost World avevano creato l'immagine delle terribile lucertole lenti, goffe e che rincorrevano perennemente indigeni muniti di clava e pelliccia.


10.000 B.C. é un film che é ispirato e ambientato a un periodo, un mondo é una fauna sicuramente meno noto al grande pubblico che il "Mesozoico", ma comunque conosciuto -l´era glaciale, o meglio il periodo dell´ultima glaciazione della terra.

D´Leh (che letto al contrario vuol dire Held in tedesco, cioe eroe) é un giovane cacciatore della tribù "del Mammut", che dopo la battuta di caccia annuale al Mammut andata male viene scacciato in disonore dal suo gruppo. Poco dopo la tribu viene peró assalita da cacciatori sconosciuti, é i abitanti dell´accampamento fatti prigionieri é portati in una terra lontana. D´Leh allora decide di salvare loro, e anche la sua amata Evolet, e insieme ai pochi scampati parte per un viaggio pericoloso, alla ricerca di questa terra lontana. Incontreranno belve preistoriche, come intere orde di Mammut, una tigre dai denti a sciabola, uccelli giganti e alla fine una civiltà progredita con un dittatore che si crede un dio, e con i schiavi raccolti da tutti i punti del mondo sta costruendo del(le) piramidi.

Già nelle prime rappresentazioni di caccia dell´uomo primitivo, spesso come preda prediletta appariva il Mammut - non fa eccezione il nuovo film. All´inizio del film alcuni cacciatori, con la tipica pelliccia, si scagliano all´improvviso dal loro nascondiglio dietro un cespuglio (!), munite di lance di legno, contro un Mammut - anche se probailmente un Mammut non raggiungeva i 10 m di altezza come suggerito dalla locandina del film.
Il "Mammut", che in verità viene rappresentato da molte diverse specie, visse alla fine dell´era glaciale nelle regioni artiche di Europa, Asia e Nord America. Il tipico elefante lanoso o classico mammut é rappresentato dalla specie Mammuthus primigenius, animale che visse fino alla fine dell´era glaciale nell´Europa, Asia e America settentrionale. Raggiungeva i 4 m di altezza con un peso stimato fino a 6 tonnellate - nel film appaiono molto più voluminosi, e alti almeno 2 m di più.

Mentre la tigre dai denti di sciabola é immaginabile sia in Europa o Africa, (p.e. il genere Homotherium) dove il film sembra ambientato, gli uccelli giganti si sono evoluti indipendentemente sia nel Sud America che nell´Australia.

Una breve apparizione come "antica madre" fa l´Homo neanderthalensis, anche se sembra improbabile che questa specie possedeva poteri paranormali. Dopo avere incontrato i primi agricoltori (nel bel mezzo del deserto) il gruppo di D´Leh raggiunge una misteriosa città, governata come sembra dagli ultimi abitanti di Atlantide. Il resto del film é, come si vuol dire, storia...

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