26.02.2010

Alla ricerca di Artiodattili misteriosi

"Dopo l´avvistamento, per quanto sia vago o causale, di una forma animale apparentemente sconosciuta, questo metodo consiste nell´accumulare poco a poco su di esso, a partire dalle fonti più varie, la maggiore quantità possibile di informazioni, nell´analizzare questi dati eterogenei, nel compararli e filtrarli, eliminando tutto ciò che é ascrivibile a burle, sviste, o variazioni individuali, fino a giungere ad una sintesi coerente e logica".
Bernard Heuvelmans (1965)

Fig.1. Un misterioso artiodattilo in una stampa chinese del 1607 (WANG & WANG 1607), cha dalla forma delle corna ricorda il genere enigmatico Pseudonovibos spiralis.

John MacKinnon stava esplorando nel Maggio del 1992 la regione del Vu-Quang (Nordvietnam) incaricato dal WWF a studiare possibili aree da tutelare.
Immagini satellitare della regione sembravano promettenti, una zona montuosa, di difficile accesso, e per questo con ancora rigogliosa foresta vergine. Nei rari paesi il ricercatore senti gli indigeni parlare di due specie di "capre" che vivevano nella foresta, sorprendentemente alla scienza era conosciuta solo una specie - il Serau. (Capricornis crispus).
I cacciatori raccontavano di una "capra della montagna" con lunghe corna, di cui due a tre volte l´anno catturavano un esemplare. Nel paese di Kim Quang, MacKinnon riuscì a recuperare tre calotte craniche provviste di corna. Fino all´estate 2003 quattro spedizioni di ricercatori vietnamiti riuscirono a collezionare resti di altri 20 esemplari, tra cui tre pelli complete.

La ricostruzione tramite i resti dell´animale mostrava un artiodattilo simile a un´antilope, con un'altezza di 80 a 90cm, un peso stimato di 100kg, coda corta, arti piccoli, colorazione bianca a strisce della testa. Il termine vietnamita era Saola, il nome scientifico di questa specie descritta tramite gli indizi raccolti é "Pseudoryx nghetinensis", falso orice del(la regione del) Nghe-Tinh. Solo dopo la conferma ufficiale dell'animale si comprese che archeologi avevano scoperto gia nei decenni passati anellini per orecchie della cultura dei popolo dei Sa-Huynh (1.000-200a.C.), nella regione centrale del Sud Vietnam, fatti di vetro o pietra (nefrite) con due teste di animali sconosciuti. Con la scoperta dello Pseudoryx nghetinensis nel 1992 forse si è riuscito a ritrovara l´animale che gli antichi avevano riprodotto.
L´interesse suscitato dalla scoperta fece crescere a dismisura la caccia a questo animale, nel 1994 alcuni esemplari giovani cacciati a frodo vennero sequestrati e portati allo zoo di Hanoi, dove pero morirono dopo alcuni mesi. Fino a oggi molto rimane nel dubbio sull'ecologia e la popolazione del Serau.


Per MacKinnon le scoperte non si limitarono a questo animale, nell'Aprile 1994 riuscì nello stesso paese della prima scoperta a recuperare un palco che assomigliava a quello del Muntjac indiano, ma grande il doppio con 20cm di lunghezza. Analisi del reperto tramite il profilo genetico rivelarono un'ulteriore specie sconosciuta: Megamuntiacus vuquangensis. Poco dopo un animale vivo fu scoperto in uno zoo privato della città di Lak Xao. Il Muntjac gigante può raggiungere un'altezza di 75cm, e un peso di 55kg.
Dallo zoo di Lak Xao arrivarono altri animali che erano conosciuti alla popolazione, ma non dalla scienza ufficiale, tra cui il "Fan Dong" - il Muntjac della foresta matura. Dal Vietnam sono conosciuti 18 crani di un cervo nano, il Truong-Son-Muntajc (Muntiacus truongsonensis), che dai locali viene chiamato " sam coi cacoong " - il cervo che vive nella foresta profonda/fitta. Fino ad oggi nessun scienziato è riuscito a osservare un animale vivo.


Ma le scoperte di misteriosi artiodattili non finiscono qui. Nel 1993 il biologo tedesco Wolfgang Peters scopri su un mercato di Saigon alcune corna inusuali, curvati con una striatura e lungi 45cm. Gli indigeni chiamano l´animale a cui sembra appartengono "Linh Duong", capra della montagna o pecora di montagna. In un primo momento le corna furono attribuite al mitico Kouprey, bovide raffigurato sui palazzi del popolo dei Khmer, é conosciuto alla scienza in principio solo tramite alcune corna e un esemplare catturato nel 1937 dal veterinario R. Sauvel, e poi descritto come Bos sauveli. Nel 1988 si stimava che esistevano ancora 300 esemplari di questa specie nel Cambogia, Laos, Vietnam e Tailandia - la situazione odierna é sconosciuta.

Ma secondo Peters le corna scoperte da lui non assomigliano a quelle del Kouprey, e anche se erano vecchie alcuni decenni (furono raccolte nel 1925), ha descritto insieme all´esperto per mammiferi Alfred Feiler una nuova specie: Pseudonovibos spiralis. In un negozio a Saigon é stato possibile acquistare una scultura in legno con delle corna attaccate, la testa scolpita assomiglia a una capra. Caratteri morfologici delle corna fanno pensare a una relazione con antilopi o capre, descrizione da parte di cacciatori invece a un bovino.

Ma un test del DNA e la composizione degli isotopi da parte di HASSANIN et al. 2001 gettano una luce completamente diversa sul caso. Secondo la sequenza genetica non c´e differenza rispetto al comune bovino addomesticato, Bos taurus, e gli isotopi mostrano che l´animale viveva in ambiente aperto e si cibava di erba, escludendo che si tratti di un abitante della foresta come postulato dalle circostanze di ritrovo dei resti studiati.
Fino a oggi non é chiaro se con P. spiralis si tratta di un animale reale, e se esiste ancora, o il tutto e un abile falso, pensato e fabbricato come talismano magico.

BIBLIOGRAFIA:
WANG CHI & WANG SI YI (1607): San Cai Tu Hui. China.

HEUVELMANS, B. (1965): On the Track of Unknown Animals. New York: Hill and Wang.
HASSANIN et al. (2001): Evidence from DNA that the mysterious 'linh duong' (Pseudonovibos spiralis) is not a new bovid. Comptes Rendu de l'Academie des Sciences, Paris, Sciences de la vie 324: 71-80

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