Un'intera carrellata di nuove specie di roditori fossili é stata
descritta dal Perù - l´associazione recuperata grazie a delle
segnalazioni del geologo Bernhard Kummel nel lontano 1948 comprende i
più antichi rappresentanti sudamericani del gruppo Caviomorpha - una
piccola sensazione.
Kummel aveva menzionato che sulle sponde del fiume Ucayali si possono trovare diversi fossili, i ricercatori sono riusciti a localizzare il sito e nei sedimenti datati a 41 milioni di anni hanno estratto minuscoli denti che sono stati attribuiti a tre nuove specie: Cachiyacuy contamanensis (il cui nome è basata sulla regione del Contamana), Cachiyacuy kummeli (dedicata a Kummel) e Canaanimys maquiensis (per via del sito fossilifero). Inoltre sono stati trovati denti che sembrano rappresentare due generi già descritti nel 2004 dal Perù - Eobranisamys ed Eospina - ma di cui mancavano informazione sulla età dei fossili. Il sito ha restituito anche resti fossili di marsupiali, di un armadillo e mammiferi ungulati, resti che però sono troppo frammentati perché siano identificate a livello di specie.
La scoperta ha importanti implicazioni per capire l´evoluzione dei roditori sudamericani, che mostrano molte affinità a quelli del continente africano. Basandosi su siti di fossili datati dai 32 ai 30 milioni di anni nel Chile e Patagonia/Argentina si può assumere che questo gruppo sia migrato dall´Africa prima nella parte settentrionale del continente sudamericano e poi abbia colonizzato il resto del Sudamerica.
Kummel aveva menzionato che sulle sponde del fiume Ucayali si possono trovare diversi fossili, i ricercatori sono riusciti a localizzare il sito e nei sedimenti datati a 41 milioni di anni hanno estratto minuscoli denti che sono stati attribuiti a tre nuove specie: Cachiyacuy contamanensis (il cui nome è basata sulla regione del Contamana), Cachiyacuy kummeli (dedicata a Kummel) e Canaanimys maquiensis (per via del sito fossilifero). Inoltre sono stati trovati denti che sembrano rappresentare due generi già descritti nel 2004 dal Perù - Eobranisamys ed Eospina - ma di cui mancavano informazione sulla età dei fossili. Il sito ha restituito anche resti fossili di marsupiali, di un armadillo e mammiferi ungulati, resti che però sono troppo frammentati perché siano identificate a livello di specie.
La scoperta ha importanti implicazioni per capire l´evoluzione dei roditori sudamericani, che mostrano molte affinità a quelli del continente africano. Basandosi su siti di fossili datati dai 32 ai 30 milioni di anni nel Chile e Patagonia/Argentina si può assumere che questo gruppo sia migrato dall´Africa prima nella parte settentrionale del continente sudamericano e poi abbia colonizzato il resto del Sudamerica.
Fig.1. Filogenia dei roditori asiatici - africani - sudamericani, secondo ANTOINE et al. 2011.
Resta l´enigma come gli antenati dei moderni roditori sudamericani siano riusciti ad attraversare l´oceano Atlantico (che ha cominciato ad aprirsi nel Triassico, 200 milioni di anni fa). Sono possibili due scenari - una migrazione lunga su terre emerse attraverso l´Africa, l´Europa e l´America settentrionale, o la dispersione casuale d'individui su "zattere" naturali, che hanno solcato l´oceano Atlantico primordiale - una traversata barriera - ma che a quei tempi non era ampio come nei giorni nostri.
Bibliografia:
ANTOINE, P.-O. et al. (2011): Middle Eocene rodents from Peruvian Amazonia reveal the pattern and timing of caviomorph origins and biogeography. Proceedings of The Royal Society: 1-8
Bibliografia:
ANTOINE, P.-O. et al. (2011): Middle Eocene rodents from Peruvian Amazonia reveal the pattern and timing of caviomorph origins and biogeography. Proceedings of The Royal Society: 1-8
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